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Channel: Commenti a: Morire per raccontare, ancora
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Di: lorena

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leggere Toni mi procura una profonda tristezza, sono da giorni chiusa in un reparto pediatrico, stando lì mi rendo conto di quanto siamo egoisti e superficiali , nel giudicare gli eventi della vita.
Ho visto il dolore delle mamme che hanno figli disabili , malati gravi per tumori, ho visto quanto le mamme si annullino accarenzano i loro figli con tanta tanta dolcezza , quante giorni e notti trascorrono sempre lì a sorreggere delle situazioni al limite, reprimendo le lacrime , ho visto padri piangere nel vedere il propio figlio sparire dietro una porta , della sala ioperatoria, ho visto tanta gente una mattina stringersi vicino ad una famiglia alla quale era molrto un figlio di tumore.
Ho visto anche tanta solidarietà, dopo poche ore si soladirzza , ci si aiuta, ci si sostituisce quando la mamma si deve assentare anche solo per fare la pipì.
Allora ti chiedi , cosa possa essere successo di tutte quelle mamma, di quei padri che a Gaza le bombe hanno strappato i figli, quanto dolore, in quale buco nero finisce l’anima di una mamma che deve piangere un figlio morto, e mi chiedo ancora per quale motivo non scatta la stessa solidarietà che fra mamme scatta in ospedale, perchè la ragione della guerra valere sopra la tolleranza, perchè non prevale la pietà, la condivisione, la tutela del più debole, perchè , perchè .
Vorrei dire un grazie a tutti i volontari che si alternano quasi in tutto l’arco della giornata , per rendere gioia ai bambini , questo è il mondo che mi riconosco , un mondo che soccorre i più deboli , quelli più ultimi, quelli più fragili.
grazie dello sfogo


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